Le nostre imbarcazioni
Gioanna
Gioanna è uno cutter Sangermani del 1951, progetto di Cesare Sangermani del ’49, 11 metri per 2,45, una lama per fendere il mare.
Qui a Venezia di barche se ne intendono, specie quelle in legno, sanno cosa significa lavorare col raschietto per portare a legno l’albero, la tuga, la falchetta, ore ed ore a toccare il legno per capire quando bisogna fermarsi. Poi si carteggia, sempre più fino, quando è ora di prendere in mano il pennello.
Gioanna ha atteso quattro anni da quando un camion l’ha sottratta al suo destino, nel suo invaso di Fiumicino, lungo il Tevere, dove stava morendo. Delicatamente, un esperto manovratore, con la gru, l’aveva imbragata e posta sul rimorchio.
Ha atteso quattro anni, ed ora risplende nella sua nuova casa: la darsena della “Compagnia della Vela” isola di San Giorgio, Venezia. La darsena più bella del mondo.
Zotolo
Cercavamo una barca poliedrica, per gli spostamenti in laguna, ma che fosse una imbarcazione tipica veneziana.
La scelta non poteva che cadere su una Sampierota, in legno, ovviamente.
Tale tipo di barche hanno il fondo piatto, per cui navigano su bassi fondali; possono navigare a remi, con vele al terzo ed anche a motore. Misura circa 7 metri di lunghezza e 1,8 metri di baglio.
ZOTOLO l’abbiamo trovata a Chioggia, era un po’ malandata, ma navigante. Il viaggio da Chioggia a San Giuliano (Mestre) è stato angosciante, clima terribile, freddo e nebbia, eravamo in due, uno al timone del fuoribordo e l'altro col bugliolo in mano, a svuotare l’acqua che entrava.
Il restauro è stato fatto nel rispetto di come la barca era stata costruita, senza scorciatoie tipo l’uso di vetroresina. Oggi Zotolo è bellissima e sicura, tutti legni sani e nessuna perdita d’acqua.
Ora anche Lei è ormeggiata, assieme a Gioanna, alla Compagnia della Vela, all’isola di San Giorgio, Venezia